- Alessio A.
- Kit e Box Mod
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Caratteristiche tecniche e funzionalità della sigaretta elettronica Bubble Vaporart
Il 30 Novembre 2023 la sigaretta elettronica Bubble Vaporart è uscita sul mercato, tanti la hanno subito acquistata e tanti altri si chiedono se valga la pena aggiungere questo modello alla propria collezione di vaporizzatori personali.
Nelle prossime righe puoi leggere le caratteristiche tecniche di questa nuova e-cig, le sue funzionalità, un confronto con la Kiwi e conoscere la nostra opinione sul prodotto, con tanto di pro e contro.
Procediamo!
Tutto quello che c'è da sapere sulla nuova Bubble Vaporart
La Bubble di Vaporart è una sigaretta elettronica con filtro e powerbank progettata per offrire un'esperienza utente di facile gestione e che somigli il più possibile a quella del fumo tradizionale, rivolgendosi di fatto a tutti quei fumatori che vorrebbero passare allo svapo ma anche a tutti i vaper che cercano un dispositivo tascabile alternativo a ciò che già propone il mercato sul settore delle "cig feeling". La Bubble consente infatti di svapare sia con il drip tip in plastica che con i soft tip usa e getta in cotone, che conferiscono tra le labbra la sensazione di una sigaretta classica.
Il device si compone di due parti: una vape pen e il suo powerbank.
La Bubble Pen è una pod mod in lega di alluminio di forma cilindrica da 20mm di diametro che integra una batteria da 500mAh, che si ricarica sia collegandosi magneticamente al PB che tramite la propria porta USB-C posizionata sulla base. Grazie ai 4 led presenti sulla pen, è possibile conoscere il suo livello di carica residua. Funziona con tiro automatico, perciò basta aspirare per attivare la vaporizzazione.
In cima all'e-cig è presente la cartuccia pod sostituibile, con serbatoio da 2ml a ricarica laterale e resistenza integrata 1.2Ω per svapo di guancia. Tramite la levetta presente sul corpo batteria è possibile regolare l'ariosità del tiro, una funzionalità che ad oggi pochissime altre sigarette elettroniche con filtro offrono. Grazie a questa possibilità è possibile settare un tiro polmonare ristretto (RDL) acquistando a parte la pod da 0.8Ω (non inclusa nello starter kit) ed aprendo completamente la regolazione dell'aria. Inoltre, grazie agli ampi fori di afflusso del liquido della coil, è possibile utilizzare anche liquidi 70/30 per ottenere un vapore più denso dei classici 50/50. Nella confezione dello starter kit sono presenti due filtri usa e getta in cotone, un drip tip in silicone di forma dritta, uno conico ed uno "tondo".
Il Bubble Powerbank è costruito in ABS, monta una batteria integrata da 1000mAh, si collega alla vape pen tramite magneti e la ricarica automaticamente per tutta la durata della propria carica. Quando necessario, si può ricaricare tramite la porta USB-C. I 4 led luminosi mostrano il livello di carica residua del PB e si accendono quando viene premuto l'unico pulsante presente sul caricatore portatile.
Grazie alla base piatta e ad un apposito bilanciamento, il Bubble kit sta in piedi da solo quando appoggiato su un piano.
La Bubble Vaporart ha un prezzo di 59€ ed è disponibile nei colori Light Champagne, Soft Black e New Orange.
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Bubble Vaporart: pro e contro
Come tutte le sigarette elettroniche, anche la Bubble Vaporart non è esente da pregi e difetti. Ecco quali sono quelli riscontrati finora:
Pro | Contro |
---|---|
Batteria di lunga durata (pen+PB) | Vape pen non troppo fine (20mm) |
Regolazione del contrasto del tiro da MTL a RDL | Vape pen più alta del PB |
Si può scegliere tra coil da 0.8Ω e 1.2Ω | Contatto dei pin della pen con PB non precisissimo |
Monta sia il drip tip classico che i filtri usa e getta | |
Tiro automatico | |
Possibilità di utilizzare liquidi 50/50 ma anche 70/30 | |
Il kit resta in piedi da solo | |
Materiale del powerbank antigraffio | |
Dimensioni compatte | |
Vaporosità abbondante | |
Prezzo più basso di altri modelli cig feeling con powerbank |
Differenze tra Bubble Vaporart, Kiwi 1 e Kiwi 2
Ecco una tabella comparativa che evidenzia le differenze tra Bubble Vaporart, Kiwi 2 e Kiwi 1.
Modello | Bubble Vaporart | Kiwi 1 | Kiwi 2 |
---|---|---|---|
Prezzo | 59,00€ | 75,90€ | 99,00€ |
Materiali di costruzione | Alluminio+ABS | ABS + Policarbonato | Alluminio |
Dimensioni Pen | 20 x 20 x 104 mm | 14,5 x 14,5 x 103 mm | 18 x 18 x 104 mm |
Dimensioni Powerbank | 24 x 13 x 85 mm | 38,9 x 21,5 x 110,76 mm | 32 x 20 x 102 mm |
Peso Pen | 32,3 g | 16,5 g | 25 g |
Peso Powerbank | 37,7g | 65 g | 80 g |
Peso Kit Completo | 70g | 87,45 g | 105 g |
Capacità batteria Pen | 500mAh | 400 mAh | 400 mAh |
Capacità batteria Powerbank | 1000mAh | 1450 mAh | 1800 mAh |
Autonomia di carica | 60 ore | 72 ore | 96 ore |
Porte di ricarica | USB-C | USB-C | USB-C |
Capacità del serbatoio | 2ml | 1,8ml | 1,8ml |
Coil | 0.8Ω - 1.2Ω | 1.2Ω | 0.8Ω |
Pod Compatibili | Bubble | Kiwi - Kiwi Precaricate | Kiwi 2 - Kiwi Precaricate |
Controllo elettronico del liquido | no | no | sì |
Smart-vibration Technology | no | no | sì |
Stand-up design (kit posizionato in piedi) | sì | no | sì |
Powerbank ON/OFF | no | sì | no |
Powerbank carica altri dispositivi | no | no | sì |
Pod con sistema anti-bambino | no | no | sì |
Vibrazione Pen ogni 20 tiri | no | sì | sì |
Presa da muro inclusa | no | sì | no |
Come possiamo notare, il Bubble kit ha dimensioni più compatte rispetto ai Kiwi kit (la vape pen è leggermente più grossa), a discapito però di una durata della carica inferiore ad entrambi i modelli. Costa molto meno delle due Kiwi ed offre la possibilità di utilizzare sia la pod ricaricabile da 0.8Ω che quella da 1.2Ω, oltre che quella di regolare l'ariosità del tiro a proprio piacimento e godere anche di un tiro RDL.
Esteticamente la questione è prettamente soggettiva, a livello di funzionalità, invece, possiamo dire che la Bubble risulta più ecclettica delle Kiwi Vapor.
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Accessori e Ricambi per Bubble Vaporart
A livello di accessori la Bubble di Vaporart non ha, almeno per il momento, la grande varietà che esiste per le Kiwi e si mantiene su un reparto ricambi abbastanza basico, con pod e tip di ricambio:
- Bubble Soft Tip (filtri usa e getta in cotone)
- Bubble Pod (cartuccia di ricambio)
- Bubble drip tip neri - 3 pezzi
- Bubble drip tip Multicolor - 5 pezzi
Meglio Bubble Vaporart o Kiwi?
Che la Bubble Vaporart sia stata lanciata sul mercato con l'obiettivo di ritagliarsi il proprio spazio e "sottrarre" una certa fetta di futuri utenti a Kiwi non è certo un mistero. Possiamo anche certamente dire che il modo in cui ciò è stato fatto denota grande intelligenza.
Nonostante, infatti, la Bubble offra una durata della carica inferiore, un look leggermente meno elegante ed un equipaggiamento a livello di accessori molto "essenziale", quando si tratta di funzionalità si rivela invece ancor più concreta dei due modelli Kiwi Vapor. La regolazione dell'aria in primis, la possibilità di scegliere tra pod ricaricabile da 0.8Ω e 1.2Ω, di utilizzare liquidi più densi e svapare con un tiro RDL sono tutti vantaggi che le Kiwi non offrono, il tutto coronato da un prezzo nettamente inferiore.
Certo, Kiwi 2 è costruita con materiali più costosi ed è dotata di tecnologia vibrante, controllo della temperatura, di una batteria molto più capiente e di un powerbank che può ricaricare altri dispositivi elettronici, ma tutto ciò vale i 40€ di costo rispetto a Bubble e alle sue regolazioni aria/vapore?
Questo non sta a noi deciderlo, ma varia in base alle esigenze di ogni utente.
Per quanto riguarda Kiwi 1 il divario economico è davvero minimo (10€), ma lo sono anche le differenze di durata della carica e dei materiali di costruzione. Anche qui, possiamo dire che la scelta può ricadere su uno o sull'altro dispositivo in base ai propri gusti. Non tutti, infatti, necessitano di una regolazione aria su un device pensato per lo svapo di guancia che offre già un buon tiro contrastato e non tutti amano abbastanza dimensioni leggermente inferiori in virtù di una riduzione della durata della carica.
Possiamo dunque concludere che la Bubble Vaporart ha tutte le carte in regola per conquistare la sua fetta di mercato grazie alle sue skills, ma non sarà certo semplice soppiantare una (ormai) istituzione come Kiwi. Più plausibile, piuttosto, un panorama in cui le due realtà convivono e abbracciano fasce di clientela differenti.
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