Una delle domande più frequenti tra i nuovi utilizzatori di sigarette elettroniche è a quanti watt svapare ed oggi ti forniremo tutto il necessario per impostare la tua box mod in modo consapevole e sicuro.
Non sarà necessario scendere troppo sul tecnico per capire come regolare la tua e-cig, ma basterà prendere in considerazione pochi parametri e i giusti strumenti.
Se la resistenza all'interno dell'atomizzatore non lavora a potenza adeguata, infatti, la produzione di vapore sarà insoddisfacente, in caso di livello troppo basso, oppure fastidiosa e nociva, poiché il cotone della coil si brucia e vengono rilasciate sostanze tossiche per il nostro organismo.
Modificare il wattaggio della box ti consente di cambiare la quantità e la temperatura del vapore emesso dal dispositivo, nonché l'aroma delle tue svapate: in tal senso è importante padroneggiare questa regolazione.
Bando alle ciance, dunque, e andiamo subito a capire a quanti watt svapare in base alla resistenza e al tipo di atomizzatore per sigaretta elettronica che utilizzi.
Quando si inizia a svapare solitamente si opta per una sigaretta elettronica entry level, come ad esempio una pod mod o uno starter kit, hardware di più facile utilizzo per un principiante.
In entrambi i casi potresti ritrovarti di fronte ad un dispositivo dotato di regolazione della potenza, in linea di massima tramite i classici tasti + e -.
In questi modelli lo schermo ti indica il wattaggio a cui è impostato il device e tramite i tasti puoi alzare o abbassare tale cifra.
Ma come capire a quanti watt impostare l'e-cig?
Le pod e gli atomizzatori non rigenerabili funzionano con le testine, dette anche head coil, resistenze pre-assemblate per vaporizzare i liquidi per sigaretta elettronica.
Questi accessori hanno la forma di un piccolo cilindro e sono fatti, almeno esternamente, di metallo. Sulla loro superficie trovi stampate a laser due informazioni fondamentali:
In questi sistemi la risposta è, dunque, molto semplice, poiché è riportata sulla testina stessa!
Come detto poco fa, sotto il livello minimo indicato la coil non lavora bene e potrebbe fare poco vapore o, addirittura, schizzare liquido anziché vaporizzarlo, mentre al di sopra del valore massimo rischi di bruciare la resistenza in pochi tiri, inalare sostanze nocive ed ottenere svapate con un cattivo sapore di bruciato,
In tal senso è fondamentale attenersi ai suggerimenti indicati nella head coil, così da svapare bene e in sicurezza.
Esistono anche delle sigarette elettroniche dotate di modalità Smart, come ad esempio la Vaporesso Luxe 80S, che in base alla coil installata riportano sullo schermo l'intervallo ideale di watt a cui svapare, rendendoti la vita ancora più semplice, soprattutto se hai montato la resistenza senza controllare e magari non riesci più a leggere i numeretti.
Fin qui tutto molto semplice, ma che succede se ti vuoi spingere nel territorio inesplorato degli atom rigenerabili?
Leggi anche: Come, quando e perché cambiare resistenza alla sigaretta elettronica
Se dopo aver preso confidenza con un atom a testine volessi passare ad un atomizzatore rigenerabile, la situazione sarà molto diversa.
In questo caso, infatti, ti troveresti a dover rigenerare la sigaretta elettronica in maniera autonoma, costruendo la coil con le tue stesse mani con filo resistivo e cotone da vape.
Ovviamente prima di avventurarti sarà bene capire quale filo scegliere per l'atomizzatore e sapere come procedere, ma anche dopo aver superato la fase tecnico-operativa, hai bisogno di sapere a quanti watt spingere la tua coil.
In questo caso avrai bisogno di un apposito strumento per fare il calcolo e sono due quelli che ci sentiamo di consigliarti:
Nel primo caso dovrai compilare i campi relativi al materiale di cui è composto il filo resistivo che hai usato, il suo spessore, il diametro interno della coil e il valore finale della tua resistenza, da modificare manualmente in modo tale che la dicitura "Number of Wraps" coincida con il numero di avvolgimento che hai effettuato.
Ora non dovrai far altro che alzare ed abbassare il valore "Heat flux" nel riquadro in basso a destra (evidenziato in rosa nell'immagine) ed appuntarti due valori:
Nell'esempio in foto puoi notare che una coil fatta con 6 spire di Kanthal A1 da 28 AWG su un diametro interno di 2 mm ed un valore resistivo di 1 Ω, lavora bene a partire da un minimo di 9.6 W. Se proverai ad alzare l'Heat Flux, noterai che la fiammella arancione si attesta sui 15 W, mentre oltre inizia a diventare rossa.
Si tratta fondamentalmente dei due numeri che troveresti stampati su una testina, solo che in questo caso lo strumento li calcola per te in base alla progettazione della tua resistenza.
Se usi Vape Tool sarà tutto ancora più immediato, poiché una volta inseriti il diametro del filo, il diametro interno della resistenza e il numero di spire, l'app calcola in automatico il valore della coil e ti mostra in basso una riga colorata con i due valori estremi che vai ricercando.
Insomma, anche in questo caso non dovrai essere Albert Einstein per calcolare i tuoi watt, ma semplicemente utilizzare uno strumento che te li indica.
Leggi anche: Sigaretta elettronica: la resistenza e gli Ohm, i punti focali per svapare in meccanico
Siccome nessuno ha fatto una scuola o un corso di formazione sull'utilizzo della sigaretta elettronica, è normale che si possano commettere degli errori.
Se avrai modo di leggere questo contenuto prima di dilettarti con la regolazione dei watt, sarai più fortunato di tanti altri vaper che hanno imparato cosa fare e cosa non fare sulla propria pelle.
Uno degli sbagli più grossi che si può commettere quando si inizia a rigenerare è quello di pensare che al valore in Ohm della tua resistenza equivalga un preciso valore in Watt da impostare sulla box.
Niente di più sbagliato!
Ciò che conta nell'impostazione dei watt non è il valore resistivo della coil, ma piuttosto la struttura della stessa, per lo meno per quanto riguarda l'utilizzo di box elettroniche in modalità VW (quella classica in cui puoi appunto alzare ed abbassare i watt).
Ora ti facciamo un esempio pratico che ti farà capire appieno: se su Steam-engine provi a cambiare il materiale della resistenza da Kanthal A1 a SS 316L, riportando la voce Number of wraps (numero di spire) a circa 6.00, noterai che il valore della tua coil passa da 1Ω a 0.5Ω, ma l'Heat Flux sarà esattamente identico.
Idem se provi la stessa cosa su Vape Tool: calcola il tuo range di watt in base ad una data coil e poi modifica solo il materiale di cui è composta e vedrai che varierà l'impedenza della resistenza (il valore in Ohm) ma non il range di watt a cui la dovrai utilizzare.
Questo perché in realtà ciò che conta in un utilizzo in VW su circuito elettronico non è il materiale di cui è fatta la coil o il suo valore, ma solo la lunghezza totale di filo di cui è composta la tua resistenza.
Perciò diffida di chi ti insegna che una coil da 1 Ohm va spinta a quel tot preciso di watt su un circuito elettronico, poiché come hai avuto modo di vedere la realtà è molto diversa.
Ad ogni modo, qualora avessi dei dubbi al riguardo o volessi qualche indicazione ulteriore, non esitare a contattarci e ti aiuteremo noi!
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