- Alessio A.
- Guide e Consigli
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Guida per la sostituzione della coil nelle sigarette elettroniche di diverse tipologie.
Cambiare la resistenza sigaretta elettronica è probabilmente la manutenzione più importante per un dispositivo vaporizzante ed è bene prender subito confidenza con tale procedura. Si tratta fondamentalmente di sostituire una componente dell'e-cig soggetta ad usura, che tende a logorarsi durante l'utilizzo nel tempo.
La resistenza svolge il ruolo di vaporizzare i liquidi svapo che vi stanno a contatto tramite il cotone e a seconda della quantità, qualità e potenza impostata nella box mod può durare per un periodo più o meno lungo. Ad ogni modo, si tratta di un procedimento molto semplice da effettuare, per cui non c'è motivo di preoccuparsi troppo.
Nelle prossime righe vedremo quali tipi di resistenze per sigaretta elettronica esistono, come accorgersi del momento in cui cambiarle, perché farlo e — soprattutto — in che modo!
Com'è fatta una resistenza e quali tipologie esistono.
La resistenza per e-cig è composta nella maggior parte dei casi da una bobina di filo resistivo metallico avvolta in spire (coil), che al passaggio della corrente elettrica si arroventa e vaporizza istantaneamente il liquido a contatto, convogliato dal serbatoio per mezzo del cotone.
In altri casi — soprattutto per quanto riguarda lo svapo polmonare — è composta invece da un piccolo reticolo metallico a maglie molto strette, detta mesh per sigaretta elettronica.
Per quanto riguarda le pod mod e i kit AIO, la resistenza — sia essa coil o mesh — è integrata dentro la cartuccia usa e getta e non si può sostituire singolarmente. In altri casi, come ad esempio gli atom non rigenerabili o alcune pod, essa risulta racchiusa all'interno di un sistema a forma di cilindretto metallico (head coil o "testina") ed è intercambiabile e reperibile in qualsiasi e cigarette shop.
Situazione differente riguarda invece l'atomizzatore rigenerabile, il quale alloggia una resistenza artigianale costruita manualmente dal vaper con filo e cotone da vape, anche in questo caso sostituibile. Quest'ultima tipologia è più indicata per i vaper esperti poiché prevede una certa dimestichezza con il funzionamento dell'intero circuito elettrico, ma ci si può arrivare presto senza problemi con un po' di teoria e pratica.
A tal proposito, ti consigliamo di leggere il nostro articolo "Atomizzatore rigenerabile: cos'è e come funziona", così da farti un'idea più chiara al riguardo.
Vediamo ora perché è necessario sostituire la resistenza di tanto in tanto e quali sono i segnali che ci permettono di capire il momento giusto per farlo.
Quando si cambia la resistenza e perché.
Cambiare la resistenza all'e-cig è una procedura utile a rinnovare un elemento logoro del circuito elettrico, che a un certo punto non funziona più bene come prima. Una coil esausta, infatti, porta con sé tutta una serie di caratteristiche tipiche, facilmente individuabili anche da un vaper esordiente.
Quali sono gli elementi che influiscono sulla vita di una coil?
In linea generale i liquidi sintetici logorano molto meno la resistenza degli aromi concentrati organici (o delle basi neutre a prevalenza VG) e ne garantiscono la durata anche per 10-20 ml. Caso differente quello dei nuovi distillati, purificati o micro-filtrati organici, che offrono prestazioni superiori delle coil anche rispetto ai sintetici, fino a 30-50 ml di liquido svapati!
Altro aspetto fondamentale è la potenza impostata nella mod, poiché per ogni valore resistivo di una data coil (espresso in Ohm) è necessario svapare entro un preciso range di Watt.
Nelle pod è tutto impostato automaticamente, nelle head coil trovi l'intervallo ideale scritto sul lato del cilindretto metallico e per le resistenze artigianali è invece necessario utilizzare apposite app per smartphone, al fine di individuare il giusto wattaggio per la coil costruita.
Ma come capire se la resistenza della sigaretta elettronica è bruciata?
Ecco quali sono i sintomi di una coil da sostituire:
- Perdita di efficienza vaporizzante
- Calo aromatico nella svapata
- Sapori sgradevoli, come di bruciato
- Schizzi di liquido incandescente in bocca
- Perdite dall'atomizzatore (il cotone perde potere assorbente nel tempo)
Quando la resistenza è ormai arrivata a fine corsa risulta poco reattiva, vaporizza male e può portare a tutte queste conseguenze. Si tratta di elementi parecchio invasivi, per cui non avrai alcun dubbio quando si presenteranno.
Perciò, nel momento in cui avvertirai anche solo uno di questi spiacevoli aspetti, dai un'occhiata alla tua coil e cerca di capire se il peggioramento delle prestazioni è dovuto ad un cambio di impostazioni oppure al suo esaurimento.
Qualora ti rendessi conto che è giunto il momento, ecco come procedere.
Leggi anche: Pod mod con power bank: 3 modelli dotati di super batteria
Come si cambia la resistenza della sigaretta elettronica.
A seconda del tipo di dispositivo vaporizzante che utilizzi, la procedura di sostituzione della resistenza sarà differente. In tal senso, ti potresti trovare di fronte a tre scenari:
- Cartuccia pod con resistenza integrata
- Atomizzatore sigaretta elettronica a testine o pod con head coil intercambiabile
- Atom RTA (rigenerabile) con coil artigianale
Nel caso numero 1 il cambio di resistenza è rapido e indolore, poiché ti basterà rimuovere la cartuccia con coil esausta e sostituirla con una nuova.
Le pod di nuova generazione hanno un pratico attacco magnetico che le collega al corpo batteria, per cui devi solo sfilare una e mettere l'altra. L'unica accortezza è quella di attendere almeno 5 minuti prima dell'uso dopo aver ricaricato il liquido al suo interno (pena la prematura dipartita della coil).
Se la tua e-cig è invece dotata di sistema a testine (punto 2), il procedimento sarà tuttavia anch'esso piuttosto veloce. Alcune head coil si inseriscono a pressione all'interno del serbatoio del liquido — generalmente da sotto — e vengono tenute in sede grazie ad appositi o-ring.
In altri casi le testine si arpionano all'atom tramite una filettatura, per cui sarà necessario smontare il tank, svitare la vecchia coil ed avvitare quella nuova. Quasi sempre questo tipo di atomizzatori devono essere svuotati dal liquido per la sostituzione della resistenza.
Tutto ciò vale per la maggior parte delle sigarette elettroniche non rigenerabili, ma esistono alcune rare eccezioni, come il Guroo Tank. Questo atomizzatore è dotato di sistema "pop up", un meccanismo inventato da Aspire che consente alle Guroo coil di saltare letteralmente fuori dal dispositivo quando esso viene aperto dall'alto, semplicemente abbassando l'anello della ghiera dell'aria.
Se, invece, la tua combo da svapo prevede un atomizzatore rigenerabile (caso 3), il discorso si fa un po' più lungo. La coil si costruisce con l'aiuto di uno strumento chiamato coil jig, che consente di avvolgere in spire il filo resistivo attorno a diametri differenti.
Una volta pronta e ben tesa, la bobina si alloggia sul deck (parte dell'atom in cui sono presenti dei punti di ancoraggio, di solito piccole viti) e viene serrata alle torrette tramite le due gambette. A questo punto bisogna prendere un baffo di cotone e farlo passare al suo interno, alloggiandone le estremità nelle vasche di afflusso del liquido.
Nel momento in cui devi cambiare la tua resistenza, non dovrai far altro che allentare le viti, rimuovere la bobina logora e — dopo averla preparata — posizionare quella nuova e stringere nuovamente i punti di ancoraggio.
Si tratta di una procedura da eseguire in maniera precisa e richiede una certa manualità, per cui ti suggeriamo di leggere il nostro articolo "Come rigenerare l'atomizzatore: tutorial semplice per chi vuole iniziare" prima di cimentarti nella sua esecuzione.
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Ora dovresti avere le idee più chiare su come gestire dall'inizio alla fine la tua resistenza per sigaretta elettronica — di qualsivoglia tipo essa sia — ma se avessi ancora qualche dubbio a riguardo non esitare a contattarci e saremo lieti di aiutarti.
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