Uno degli argomenti sempre caldi nel settore dell'industria e del commercio è quello che riguarda l'impatto ambientale dei prodotti di consumo e – da questo punto di vista – il mondo dello svapo rientra certamente nel grande calderone. Un esempio calzante è quello delle nuove sigarette elettroniche usa e getta, che – tra i tanti motivi per cui vengono contestate dall'opinione pubblica – sono al centro dell'attenzione proprio per via della loro natura tendenzialmente anti-ecologica.
I device in questione sono, come suggerisce il nome stesso, monouso, cioè hanno un ciclo vitale molto breve che si esaurisce nell'arco di qualche giorno. A seconda del modello, queste "disposables" garantiscono infatti un certo numero di svapate, nell'ordine di 400-600 tiri l'una, dopo di che devono essere gettate nella spazzatura, dato che non possono essere né riempite nuovamente di liquido, né attaccate alla corrente per ricaricare la batteria.
Ma dove si buttano le sigarette elettroniche?
Andiamo a scoprirlo insieme.
Come tutti i dispositivi elettronici, ovvero dotati di una batteria, le e-cig rientrano nella categoria dei cosiddetti RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), che in altri paesi chiamano WEEE (Waste of Electric and Electronic Equipment). Il loro smaltimento è precisamente regolato dalla Direttiva 2002/95/ce del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 Gennaio 2003, aggiornata poi nella Direttiva 2012/19/UE del 4 luglio 2012, dove vengono spiegati tutti i motivi per cui questo genere di device devono essere trattati in maniera differente da tutti gli altri rifiuti.
D'altronde, è piuttosto semplice intuire che uno strumento costituito da parti plastiche, metalliche e da una pila contenente sostanze chimiche debba essere smaltito in modo diverso e assolutamente non gettato nell'indifferenziato, così che le sue componenti possano essere scorporate e trattate singolarmente.
In tal senso, è bene specificare dove buttare ogni singola componente:
Insomma, come possiamo notare la maggior parte delle componenti di una sigaretta elettronica non va gettata nel secco indifferenziato. Ma come organizzarsi per smaltire correttamente i prodotti di scarto del nostro svapo?
Il nostro consiglio è quello di organizzare presso casa propria dei piccoli contenitori in cui accumulare tutto ciò che è da buttar via e conferirli correttamente presso un eco-centro periodicamente, magari quando vi si reca per qualche altro rifiuto specifico. Nella maggior parte dei casi parliamo di resistenze e cartucce di ricambio, oggetti di piccole dimensioni, perciò non sarà un grande ingombro conservarli da una parte per qualche settimana.
Ma come comportarsi, invece, per quanto riguarda le svapo usa e getta?
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Abbiamo poc'anzi visto in che modo eliminare correttamente tutte le singole componenti di un'e-cig tradizionale: capiamo invece ora dove smaltire le sigarette elettroniche usa e getta, che – ricordiamo – sono composte da un corpo unico e non possono essere smontate in più parti.
Essendo una svapo monouso costruita tendenzialmente con plastiche di vario genere, batterie ed altre componenti elettroniche (tra cui la resistenza e luci led) verrebbe forse da pensare che essa vada gettata nel secco indifferenziato.
Niente di più sbagliato: le sigarette elettroniche usa e getta vanno conferite come RAEE presso un'eco-centro, ovvero nella raccolta differenziata dei dispositivi elettrici ed elettronici. Saranno poi gli addetti allo scorporamento dei device ad occuparsi di separarne le varie componenti e a canalizzarle in modo corretto, esattamente come avviene per un phon rotto, una televisione o uno smartphone. In alternativa, si può – di buona lena – smontarle autonomamente, utilizzando una leva come un cacciavite a taglio e delle comuni pinze, per poi smaltirle singolarmente come detto prima.
Buttare una sigaretta usa e getta nel secco equivale a inquinare l'ambiente e – dati gli elevati consumi degli ultimi tempi – in modo piuttosto pesante. E nel 2022, un'epoca in cui si lotta con le unghie e con i denti per rallentare l'impatto negativo dell'uomo sul pianeta, non possiamo assolutamente permetterci una tale leggerezza.
Svapare è un modo per evadere dal mondo del fumo di tabacco, nocivo per l'ambiente e per l'essere umano, per cui sarebbe proprio un controsenso farlo diventare oggetto di contaminazione ulteriore. Va invece gestito con senno e senso di responsabilità, considerando tutti i materiali che vengono utilizzati al pari di altre apparecchiature elettroniche.
Oltretutto, le usa e getta sono pensate come starter kit non impegnativo per i tabagisti che desiderano smettere di fumare, perciò si tratta di un prodotto transitivo. Se ti ritrovi a consumare una disposable al giorno, è arrivato il momento di passare ad una pod mod ricaricabile, che funziona allo stesso modo e non richiede chissà quale manutenzione, ma al contempo consente di ridurre drasticamente i materiali di scarto del tuo svapo.
Un altro aspetto su cui è necessario soffermarsi, riguarda lo smaltimento dei PLI, i prodotti liquidi da inalazione, in particolare i liquidi per sigaretta elettronica (con nicotina e senza), ma anche gli aromi concentrati.
Anche in questo caso, la pratica più diffusa è quella più sbagliata: infatti, non bisogna mai gettare liquidi e aromi nel WC o nel lavandino di casa.
Il Glicole Propilenico (PG) e la Glicerina Vegetale (VG), le componenti base di qualsiasi e-liquid, sono contenuti in tantissimi prodotti, alimentari e cosmetici, e di per sé non necessitano di uno smaltimento specifico. Il discorso è differente però nel caso in cui siano miscelati ad altre sostanze, quali appunto aromi e nicotina.
Il PG per esempio richiede una grande quantità di ossigeno biochimico per degradarsi nelle acque marine e la sua presenza può influenzare negativamente l'ecosistema acqueo, sia a livello di flora che di fauna. Inoltre, potrebbe danneggiare le tubature, motivo per cui anche il comunissimo olio non va versato negli scarichi. Peggio ancora per quanto riguarda la nicotina, che è tossica per tantissimi elementi acquatici.
Come procedere, dunque, per smaltire correttamente liquidi e aromi da svapo?
Le opzioni a nostra disposizione sono tre:
Per quanto riguarda packaging e contenitori, va da sé che debbano essere gettati nei relativi bidoni della plastica e del cartone.
Quest'anno l'OMS ha scelto come tema centrale della prossima giornata mondiale senza tabacco (31 Maggio 2023) proprio l'impatto che i prodotti derivanti dal tabacco e della nicotina – quindi anche le nostre amate sigarette elettroniche – hanno sull'ambiente e quale sia l'entità dell'inquinamento che deriva dal loro consumo. Troviamo dentro questo grande insieme i mozziconi e il fumo di sigaretta tradizionale, i dispositivi HTP (Heated Tobacco Product) come IQOS e GLO e i loro accessori, ed ovviamente le e-cig, le resistenze, i contenitori di liquidi e aromi e i liquidi stessi.
Con numeri alla mano, verrà dunque presentata una stima di quanto questi prodotti influiscano nella contaminazione dell'ambiente e si analizzerà di certo in che modo tali cifre possano essere ridimensionate.
Il miglior esempio di presa a cuore del problema lo ha finora dato l'azienda italiana Puff, che ha attivato un programma di recupero delle sigarette usa e getta vendute tramite i propri canali. Si tratta di un sistema di rientro e riciclo di componenti altamente inquinanti, che prevede il ritiro delle e-cig esauste presso i punti vendita fisici e il loro smaltimento a spese della casa madre, che recupera quanto possibile per le nuove produzioni.
Un plauso dunque alla nota azienda nazionale, che contrasta così l'impatto delle proprie sigarette elettroniche usa e getta Dinner Lady dal punto di vista della salvaguardia del pianeta.
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Siamo giunti alla fine di questo excursus sullo smaltimento di tutto ciò che fa parte del mondo della sigaretta elettronica e speriamo che tutte le informazioni che abbiamo riportato in queste righe ti siano state utili.
Prendere coscienza di ciò che possiamo fare in prima persona per il pianeta e, perché no, per aiutare a migliorare la reputazione del vaping, crediamo sia molto importante, eticamente ma anche a livello pratico.
Perciò, continua a svapare ma prendi tutte le accortezze necessarie per ridurne l'impatto ambientale. Basta davvero poco impegno per fare la differenza.
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