Componenti della sigaretta elettronica: quali sono, come si chiamano e a cosa servono

Tutto quello che c'è da sapere sugli elementi che compongono la classica sigaretta elettronica: nomi e utilità delle sue parti

Potrebbe esserti capitato ieri o un bel po' di tempo fa, ma sicuramente ricordi ancora bene la sensazione di disorientamento del primo approccio col mondo della sigaretta elettronica.

Nomi in codice, acronimi, gergo da vaper navigato e tante altre robe che, in linea di massima, all'inizio ti hanno confuso e destabilizzato, ma che ad oggi ti interessano e fanno parte – almeno in piccola parte – del tuo quotidiano.

Una di queste è senz'altro la struttura fisica del dispositivo vaporizzante, o meglio, la sua composizione.

Le componenti della sigaretta elettronica sono tante ed ognuna ha un suo specifico nome e le sue varianti, un compito non semplice per un neofita dello svapo.

Proprio per questo motivo abbiamo deciso di fare chiarezza al riguardo e snocciolare per filo e per segno la questione.

Andiamo subito a fare una panoramica generale e – subito dopo – a "zoomare" su ogni singolo pezzo.

Struttura e componenti della sigaretta elettronica

componenti sigaretta elettronica

Nella foto in sovrimpressione puoi vedere una bellissima immagine del dispositivo Zelos Nano Kit di Aspire, una classica sigaretta elettronica composta da due elementi:

L'atomizzatore è quella componente dell'e-cig in cui avviene la trasformazione dell'e-liquid in vapore, ospita in linea di massima il serbatoio, un connettore filettato che consente il passaggio della corrente dalla box e un beccuccio per l'inalazione del vapore.

La box, invece, è fondamentalmente il motore del sistema vaporizzante. Ospita la batteria (che fornisce elettricità), il circuito di regolazione della potenza e i tasti per l'attivazione e spegnimento del device.

Dato che entrambe le componenti sono composte a loro volta da diversi pezzi, andremo ora ad analizzarle singolarmente.

Leggi anche: Quanti tipi di sigaretta elettronica esistono? Una panoramica completa sui dispositivi da svapo

Componenti dell'atomizzatore per sigaretta elettronica

Componenti dell'atomizzatore per sigaretta elettronica

Per comprendere appieno quali siano gli elementi che compongono un atomizzatore, osserviamo insieme il Nautilus Nano, dispositivo facente parte del Kit completo Aspire di cui abbiamo parlato poco fa.

Ecco quali sono i nomi delle parti principali degli atom e che ruolo svolgono:

  1. Drip Tip
    Bocchino per inalare il vapore, integrato o intercambiabile. Nel primo caso è fisso e inamovibile, nel secondo può avere un attacco stretto per svapo di guancia (510) o largo per svapo polmonare (810). Ne esistono di tantissime forme e materiali, ma i più comuni sono il POM, il Delrin e l'Ultem.
  2. Top Cap
    Si tratta del coperchietto che chiude l'atomizzatore sulla parte superiore. Sulla sua sommità si inserisce il drip tip, mentre la parte sottostante chiude il serbatoio del liquido. Rimuovendolo si ha appunto accesso alle asole per la ricarica della sigaretta elettronica. Il suo attacco può essere filettato o "a baionetta", ovvero che si apre facendo 1/4 di giro.
  3. Glass Tube o Tank
    Il Tank è la parete esterna che racchiude il serbatoio dell'e-cig. Può – come in questo caso – essere un Glass Tube, ovvero di forma dritta e fatto di vetro, oppure avere un profilo bombato (Bubble Tank) per ospitare maggiori quantità di e-juice. I materiali di costruzione possono essere diversi, dal vetro Pyrex, resistente alle alte temperature, al metallo, Policarbonato ed altri composti infrangibili.
  4. Coil per sigaretta elettronica
    La coil è la componente che trasforma il liquido in vapore. Si tratta di un bussolotto metallico a forma di cilindro che racchiude al suo interno una resistenza elettrica, realizzata appositamente per lo svapo e fatta con filo resistivo e cotone per sigaretta elettronica. Il cotone assorbe l'e-liquid dal serbatoio tramite dei piccoli fori, convogliandolo alla bobina che – arroventandosi al passaggio di corrente – lo vaporizza istantaneamente. La resistenza può essere una Standard Coil (a forma di spirale) oppure una Mesh Coil (una retina metallica a maglie molto strette) ed avere diversi valori resistivi, da cui dipende il livello di potenza impostabile sulla box mod. I metalli più utilizzati per la realizzazione delle coil sono Kanthal A1, Nichrome 80, Acciaio inossidabile SS316L, Austenite (AST) e Titanio.
  5. AFC Ring o Ghiera di Regolazione dell'aria
    Si tratta della sezione dell'atom adibita alla modulazione dell'ariosità del tiro. È solitamente composto da un cilindro interno, che ospita singoli fori e/o ampie asole, ed un anello esterno, che consente di selezionare una o più aperture. Ciò ti permette di regolare la durezza e personalizzare il contrasto del tiro a tuo piacimento, da molto chiuso a largo ed arioso. Può essere posizionato sotto o sopra il tank a seconda dei modelli di atomizzatore o sostituito da una "levetta Slide" ed altri sistemi a scorrimento, adibiti allo stesso scopo.
  6. Base
    Chiusura bassa dell'atom su cui poggia il tank, che reca sulla parte superiore l'alloggiamento per la coil e in quella inferiore il connettore attraverso cui la corrente elettrica passa dalla box all'atomizzatore, detto attacco 510. Nella maggior parte di casi ospita anche l'anello di regolazione dell'aria.

Ora dovresti avere un'idea più chiara sulla struttura di un atomizzatore, ma bada bene: esistono dispositivi che hanno forme e componenti differenti da quelle classiche.

Le eccezioni: atomizzatori con componenti differenti da quelle canoniche

Come in ogni argomento tecnico, esistono le eccezioni alla regola.

Gli atomizzatori rigenerabili, ad esempio, sono esteticamente molto simili agli atom non rigenerabili come il Nautilus Nano (che funzionano con le head coil già pronte a forma di cilindro), ma in realtà internamente hanno un sistema diverso per quanto riguarda la resistenza.

In questi atom, infatti, la coil viene realizzata a mano dal vaper a partire da un rotolo di filo resistivo sfuso e delle strisce di cotone, ed è priva del cilindro metallico esterno di cui abbiamo parlato prima.

Per tale motivo la base di questi atom, detti anche RBA (Rebuildable Atomizer), ospita al suo interno il cosiddetto Deck, un'apposita struttura che permette di arpionare questo tipo di coil con delle viti.

Un'altra eccezione è rappresentata dagli atomizzatori rigenerabili di tipo Bottom Feeder (BF) e dai Dripper, i quali sono totalmente privi di serbatoio. Nei primi il liquido viene pescato da un serbatoio esterno posizionato all'interno di una specifica box, mentre nei secondi si fa gocciolare manualmente dalla boccetta sul cotone.

In ultimo, gli atom rigenerabili di tipo RDTA, in cui il tank è posizionato al di sotto del deck e della camera di vaporizzazione e da cui l'e-juice viene pescato per capillarità con appositi tubuli o ropes assorbenti (corde di filo metallico intrecciato).

Ne esistono sicuramente delle altre, ma ora hai tutti gli strumenti per individuarle in totale autonomia.

Andiamo a vedere rapidamente quali sono, invece, le parti che compongono una box mod.

Leggi anche: Atomizzatore RTA, RDTA, RDA RBA GTA: cosa vuol dire?

Componenti della box per sigaretta elettronica

Componenti della box sigaretta elettronica

Per quanto riguarda gli elementi che compongono una box mod, il discorso è relativamente più semplice, dato che la sua conformazione è simile a quella di altri dispositivi elettronici che usi tutti i giorni.

Come puoi vedere nell'immagine qui sopra della Zelos Nano Mod, ecco quali sono le parti principali di una box con batteria integrata:

  1. Fire Button Si tratta del cosiddetto "tasto Fire", ovvero quel pulsante che serve per attivare la vaporizzazione. Questo tasto serve solitamente anche ad accendere e spegnere il circuito, in linea di massima con 5 click consecutivi.
  2. Indicator Light È un led che si accende ad intermittenze più o meno lunghe (o colori diversi) per segnalare il livello di carica della batteria. Può essere diverso a seconda dei device, perciò consulta il libretto di istruzioni della tua sigaretta elettronica per essere certo/a di conoscerne il funzionamento.
  3. Output Wattage Indicator La Zelos Mod è una box semi-automatizzata per principianti, ovvero ti consente di scegliere tra tre livelli di potenza semplicemente utilizzando il tasto di "Wattage Adjustment", e questi led indicano il livello di potenza selezionato.
  4. Wattage Adjustment Button Se cliccato, cambia il livello di potenza della vaporizzazione, con una conseguente produzione di vapore aumentata e una temperatura dello stesso più o meno alta.
  5. Type-C Port Si tratta della porta USB per la ricarica della batteria, a cui si collega l'apposito cavo incluso nella confezione. Quelle moderne sono le Type-C, che consentono una ricarica molto più veloce rispetto alle Micro-USB di "vecchia generazione".

Anche in questo caso, come per quanto riguarda gli atomizzatori, non tutte le box sono uguali.

Molte mod per esempio recano un display più o meno grande, che ti permette di interagire – tramite appositi tasti – con diverse impostazioni: wattaggio, voltaggio, controllo della temperatura, modalità Smart, Bypass, blocco tasti e tante altre ancora.

Alcune box, al contrario, non hanno né schermo né tasti, poiché sono dotate di un sensore per il tiro automatico che attiva la vaporizzazione all'inalazione del vaper dal drip tip.

Altre ancora, invece, funzionano con una batteria estraibile, da acquistare separatamente rispetto alla sigaretta elettronica e che può essere sostituita in qualunque momento.

Considerazioni finali

Come hai avuto modo di leggere, le componenti della sigaretta elettronica non sono poche, ma ti assicuriamo che dopo aver letto queste righe – magari con un dispositivo tra le mani – sarai già in grado di distinguerle e capire come interagirvi.

In ogni caso, qualora avessi bisogno di ulteriori chiarimenti, siamo a tua completa disposizione: contattaci quando e come vuoi!

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