Contrariamente a quanto accade nell'utilizzo della sigaretta elettronica, buona parte dei fumatori butta a terra il proprio mozzicone in preda alla consuetudine di un modello societario che non si preoccupa mai del domani.
Buttare i mozziconi di sigaretta nella natura non è un atto privo di conseguenze, al contrario ha un forte impatto sul nostro pianeta. Mediamente il filtro, composto da materiale chimico sintetico, necessita dai 5 ai 12 anni per decomporsi.
Insomma la sigaretta non solo nuoce alla salute, ma anche all’ambiente: un motivo in più per smettere di fumare il prima possibile!
Se sostituissimo anche solo il 20% delle sigarette combuste con le e-cig, si potrebbero evitare milioni di mozziconi sparsi per il mondo, poiché per inalare il vapore dei liquidi svapo si utilizza un bocchino in materiale riutilizzabile.
Oltre a salvare migliaia di vite umane e animali, dunque, si limiterebbe drasticamente l'inquinamento ambientale causato dalle lobby del tabacco.
Introdotto negli anni ’50 del secolo scorso come “soluzione” per contrastare i timori dei fumatori di contrarre il cancro ai polmoni, il filtro dovrebbe teoricamente bloccare le sostanze cancerogene prodotte dalla combustione del tabacco.
Ovviamente questo accade in percentuale infinitesimale, poiché le componenti nocive presenti nel fumo sono più di 4000, tra le quali catrame, arsenico e altri metalli pesanti.
I filtri di nuova produzione, in particolare, hanno dei fori di ventilazione che alterano il meccanismo di combustione del tabacco, aumentando le tossine presenti.
In virtù di ciò, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito “fraudolento” il modo nel quale le case produttrici millantano i benefici dei filtri, che donano solo l’illusione di fumare in modo più “sano”.
È opinione comune che il filtro della sigaretta sia biodegradabile, perché fatto di carta o cotone, invece il costituente principale è l’acetato di cellulosa, un materiale plastico che per degradarsi impiega decenni.
Oltretutto, esso si spezzetta in microplastiche che entrano a far parte delle catene alimentari marine, dando origine a frammenti di plastica e sostanze tossiche.
Per capire meglio la gravità citiamo uno studio della San Diego State University, che ha dimostrato come un solo mozzicone di sigaretta in un litro d’acqua, basti per uccidere gran parte della fauna marina e che i filtri con residui di tabacco siano ancora più tossici.
Stesso discorso per i piccoli filtri utilizzati per le sigarette “fai da te”, che anzi vengono ingeriti più facilmente dai pesci, provocandone la morte per soffocamento.
La questione della plastica monouso è, giustamente, sotto l’attenzione di tutti ma è arrivato il momento di agire anche per quel che riguarda i mozziconi di sigaretta.
Molto è già stato fatto grazie alle “campagne anti-fumo” che vietano di fumare in alcuni luoghi di aggregazione all’aperto, nei quali però (a seconda delle disposizioni del titolare o comune specifico), spesso è possibile fumare la sigaretta elettronica.
Questo device rappresenta un’ottima alternativa per chi desidera smettere, salvaguardando la propria salute, quella di chi ti sta intorno e dell’ambiente.
Salvo diverse indicazioni, si può per esempio svapare in spiaggia e in altri luoghi pubblici, perché l’e-cig:
Tra i benefici della sigaretta elettronica possiamo quindi annoverare il suo rispetto verso l’ambiente, importantissimo per preservare l’intero ecosistema.
Salva il pianeta e scegli la tua e-cig, cosa aspetti?
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